In un borgo della mancia che non voglio ricordarmi come si chiama viveva, non è gran tempo, un nobiluomo di quelli che hanno e lancia nella rastrelliera e un vecchio scudo, un magro ronzino e un levriere da caccia...
Signore e signori, prestate attenzione a ciò che sto dicendo, perché le mie non sono chiacchiere per ingannarvi, bensì sante parole da cui trarre benefici per la vostra vita, seguendo le poche semplici regole che sto per enunciarvi. E non giudicate la povertà del nostro mezzo e dei nostri abiti, perché noi, come San Francesco, parliamo un linguaggio che tocca lanimo. E dunque parliamo del cibo che mangiamo: esso compie un viaggio nel nostro corpo.
Lo spettacolo nasce dalla pluriennale collaborazione della compagnia con l'Assessorato agricoltura ed alimentazione della Provincia di Parma ed ha lintento di sensibilizzare ed educare le nuove generazioni al problema, divenuto per alcuni assai grave, dell'alimentazione.
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L'inevitabile sfida di Don Chisciotte e Sancho Pancia si rivela una rielaborazione davvero brillante capace di sorprendere gli spettatori. Bimbi in testa
In un tourbillon di situazioni che si caratterizza per uno svolgimento a spirale, all'interno di una precisa linearità di sviluppo: tra gag, battute e digressioni interdisciplinari, il risultato è un piacevolissimo caos organizzato cui è demandato il compito di rappresentare linestricabile commistione tra realtà e fantasia
- Riccardo Maruti, La Provincia
www.caluogodarte.com
Ca' Luogo D'Arte
in L'inevitabile sfida di Don Chisciotte e Sancio Panza
Italia - Teatro comico