testo di Marina Allegri
regia di Maurizio Bercini
scene di Maurizio Bercini e Donatello Galloni, dipinte da Patrizio Dall’Argine e Ilaria Commisso
musiche a cura di Paolo Codognola
in collaborazione con Provincia di Parma – Assessorato agricoltura ed alimentazione
Tre storie d’amore raccontate in uno spazio circolare a forma di arena. Il pubblico, seduto su una gradinata di legno sotto un tendone a strisce, assiste ad uno scontro-confronto d’amore: amore paterno, amore fraterno, amore impossibile. A testimoni impassibili tre animali: mucca, maiale, gallina. Vengono raccontate delle storie sotto lo sguardo curioso e lontano degli animali da cortile, consci che la natura continua comunque il suo cammino, e se vista con occhi diversi può aiutarci a continuare il nostro. Nonostante tutto.
La trilogia è stata presentata al Festival di Castiglioncello nel luglio 2011 e nella rassegna Rencontre sur le plateau, Normandie, Francia a settembre 2012.
LA GALLINA
con Francesca Grisenti e Alberto Branca
Uno spettacolo ispirato al mondo del circo, in particolare al povero e crudele Zampanò felliniano, simbolo dell’aspetto più duro e meno poetico del mestiere d’artista e a Gelsomina, creatura capace di fare “le uova d’oro” pur sopportando pessime condizioni di vita. Uno spettacolo sugli amori impossibili che nascono e crescono nonostante tutto.
IL VITELLO
con Beatrice Azzali e Alberto Branca
Lo spettacolo più poetico della trilogia, Il vitello parla di crescita, di amore filiale e (in)capacità di ascolto. Beatrice, una giovanissima attrice cresciuta nei laboratori teatrali di Cà Luogo d’Arte, dà voce agli adolescenti “cresciuti in batteria” come dei vitelli, di cui gli adulti non son capaci di ascoltare le ribellioni né la valorizzazione della loro unicità.
IL MAIALE
con Alberto Branca e Mariano Nieddu
Lo spettacolo inizia con il testamento del maiale, animale di cui “non si butta via niente” neanche la coda, da lasciare “all’artista perché sappia che la sua arte gli darà lo stesso guadagno che dà al porco il menarla tutto il giorno”. Della trilogia, questo è il capitolo più divertente e scanzonato, ma anche più tragico, in cui l’inesorabilità del destino segna le vite di due fratelli protagonisti della storia.