Di e con Cyrille Musy, Maxime Reydel, Théo Lavanant, André Hidalgo, Maya Peckstadt e Alessandro Brizio

Pulse è una forma radicalmente coreografica. Una pièce di circo contemporaneo in cui l'impegno fisico è al centro della questione. La scenografia è raffinata e ricercata: uno spazio rimbalzante di 9 m di diametro spinge gli acrobati in un balletto aereo in cui l'impulso musicale dà il tono. Sei teste, dodici braccia e dodici gambe si sincronizzano in una trance acrobatica che fa appello ai sensi piuttosto che alla mente. I sei artisti uniscono i loro vocabolari per creare un linguaggio comune. Grazie al lavoro di un coro, diventano un gruppo, una tribù. La partitura coreografica è disponibile su tutti i piani. Il calore aumenta, il battito cardiaco accelera e i corpi si dispiegano in tutte le direzioni. Non c'è più gravità, su, giù, dietro, in alto, la terra e l'aria si fondono. Disturbando i punti di riferimento, i sei compagni di gioco invitano lo spettatore a lasciarsi attraversare dall'energia cruda delle acrobazie. Lo portano in un viaggio sensoriale dove l'odore del sudore si mescola ai suoni dei respiri e dei corpi che si scontrano…

KIAÏ in giapponese designa un grido usato nelle arti marziali per riunire l'energia del corpo e la mente. Cyrille Musy ha creato la compagnia Kiaï nel 2013. Incentra il suo lavoro sul trampolino che è a supporto acrobatico, spazio scenico, oggetto o modulo plastico, scenografia. Sviluppa un vocabolario gestuale atipico che chiama la danza del rimbalzo. Nutre le sue creazioni con le varie influenze che hanno segnato la sua carriera. Sensibile alla cultura hip hop, invita regolarmente interpreti di quell’ambito, sia ballerini che musicisti. Progetti dai toni urbani, da cui emerge una realtà cruda e molto comunicativa.