regia François Rauline - Bidon
con Taran Redshaw, chitarrista Eléna Perrain, violinista Daniele Blangetti, fisarmonicista Simon Martin, equilibrista Aivjà Pezza, giocoliere Luna Simon Martinez, acrobata aerea Silvia Scantamburlo, funambola su corda molle Béatrice Franzino, artista equestre Camille Derijard, clown Sara Masi, tecnico di palco Yves Civel, fonico e tecnico luci Vincent Maire, tecnico di palco e con François Rauline
produzione Cirque Bidon (FR) e Teatro Necessario Circo - centro di produzione di circo contemporaneo (IT)
Spettacolo presentato nell'ambito del progetto Il circo nello spazio - Boarding Pass Plus 2022/24, partner di progetto
La compagnia porterà in scena, o meglio "in pista", il nuovo viaggio del Cirque Bidon, in cui il teatro si unisce alla danza e al circo, la comicità alla poesia. Canzoni, coreografie, mimo, musica, clownerie: tutto contribuisce a creare un’atmosfera unica, in cui questioni metafisiche trovano una soluzione circense. Questo progetto desidera mostrare e condividere l’urgenza, la necessità del seguire i propri sogni. Sogni da realizzare a tutti i costi, anche nell’incertezza e sbagliando. Ciò che conta è l'energia che si investe in questo percorso, sono gli sforzi per avanzare nella direzione che si è scelto di seguire che ci possono portare lontano, verso la felicità. Lo spettacolo è una pagina bianca, su cui gli artisti - acrobati, gli attori, i musicisti - scrivono le proprie emozioni. Accoglie i loro sussurri o forse le loro grida contro le ingiustizie e le crudeltà di chi vende falsi miti, bugie, miraggi inaccessibili, tra gag esilaranti e momenti lirici. A contribuire a rendere magico ogni momento sarà la musica, originale ed eseguita dal vivo: violino, fisarmonica, sax, clarinetto,pianoforte, percussioni. È così che il pubblico realizza che in fondo con pochissimi mezzi e nessun effetto speciale si possono inseguire e infine acciuffare persino i sogni più lontani. Il Cirque Bidon crede nella realtà dei desideri, nella possibilità di tracciare la propria rotta, immaginare una destinazione possibile… Perché tutti possono eccellere nell'arte della vita
Testimone di una scelta di vita controcorrente, unico esempio di un circo d’arte che incrocia teatro e poesia, il Cirque Bidon è nato in Francia negli anni ’70, in netta controtendenza rispetto al circo tradizionale, quello degli animali esotici e delle grandi famiglie circensi. Niente chapiteau e numeri mozzafiato, solo la pista e l’idea di raccontare storie grazie all'abilità degli interpreti: una miscela di teatro, acrobazie, musica dal vivo e clownerie che rappresenta ancora oggi di grande ispirazione. Un circo felliniano, che si è trasformato in leggenda e ha aperto la strada al nouveau cirque, che ha oggi conquistato anche i teatri.
François Rauline detto “Bidon” è il mitico creatore e il cuore pulsante del Cirque Bidon. Dopo essere stato uno dei “padri” del movimento dei Brozeurs parigini, che animò il maggio francese del ‘68, François diede vita all’idea del Cirque Bidon, un progetto artistico e rivoluzionario, che ha iniziato il suo girovagare per l’Europa nel 1976. Tre anni dopo, nel 1979, approdò in Italia, dove rimase per circa vent’anni, partecipando ai più importanti festival dell’epoca, dando origine a molte delle compagnie di teatro strada nate nel nord Italia negli anni ‘80 e ‘90. Al giorno d’oggi, il circo di François Bidon è l’unico in attività che continua, come scelta di vita, a spostarsi con carrozze trainate da cavalli, “consumando erba e non benzina”. Dopo 15 anni di assenza, nell’estate 2016 Teatro Necessario ha ideato e realizzato il ritorno in Italia del Cirque Bidon; nel 2018 il successo si è ripetuto e ora nel 2023 siamo pronti a una nuova avventura - forse l’ultima - insieme a questo meravigliosa compagnia. Il debito artistico e spirituale di Teatro Necessario nei confronti del Cirque Bidon è grandissimo, ecco perché il tour del 2016 si è concluso con la nomina di François Rauline a Presidente Onorario del festival internazionale di circo contemporaneo Tutti Matti per Colorno che anche quest’anno ospita la chiusura del tour.