love love love
di e con Anna Marcato, Beatrice Niero, Isabella Girardini
regia Anna Marcato
collaborazione artistica Rita Pelusio
costumi Ilaria Ariemme
costumi realizzati dal laboratorio LeLAbO
consulenza musicale Simone Magnoni
produzione Anna Marcato, PEM Habitat Teatrali
“Qualsiasi somiglianza con blatte autentiche, vive o morte che siano, è del tutto accidentale” (Ian McEwan)
Può succedere che nell’anno della celebrazione di Kafka tre blatte subiscano una “metamorfosi” al contrario? Può succedere che abbandonino la loro tana e si aggirino per la città osservando ciò che le circonda? Può succedere che queste bacherozzole si esprimano prendendo in prestito le strofe del gruppo britannico più famoso al mondo? Può succedere che incontrandole ci si innamori perché nella nostra straziata civiltà: “Love is all you need”? Si, può succedere! Anzi…è già successo!
Street Beatles affronta con sagace ironia, il paradosso dell’assurdo, come un tributo alla letteratura umoristica e alla canzone britannica. Ispirandosi al celebre libro Lo scarafaggio di Ian McEwan che ribalta la prosa Kafkiana, vogliamo ancora una volta pensare che sia possibile un mondo al contrario, dove proprio gli insetti più denigrati dagli umani diventino tali, come se il pensiero degli ultimi per una volta fosse prioritario. I Beatles cantavano “all you need is love” che divenne un inno pacifista. Le tre blatte poco prima di venire calpestate canticchiano il ritornello “love love love”, come a ricordarci che l’unica salvezza possibile è una cultura di pace. Questo spettacolo nato da un’idea di Rita Pelusio è una risposta artistica ad un momento storico che sprofonda giorno dopo giorno in una condizione inumana.
Anna Marcato, Isabella Girardini e Beatrice Niero da anni lavorano nella ricerca comico musicale. Sono state ospiti in numerosi festival con lo spettacolo HoStress e lavorano in diverse città dove portano il Cantagiro per la città. Con Street Beatles propongono un lavoro sul buffone contemporaneo attraverso il repertorio dei Beatles arrangiato per tre voci e strumenti originali, attraverso un linguaggio inventato coinvolgono il pubblico con la loro fisicità grottesca e un jukebox en plein air che rende la performance ancor più partecipata.