Missione Roosevelt è un'esperienza o forse meglio un esperimento dove gli spettatori saranno chiamati ad essere allo stesso tempo attori, cavie ed unici fortunati beneficiari. Un percorso urbano che lasciare un segno, una traccia colorata al suolo. La sedia a rotelle è lo strumento e oggetto tabù, la metafora dello svantaggio attraverso la quale conquistare la città. Un’esperienza urbanistica, una performance partecipata in cui il pubblico, si trasforma in un piccolo plotone, ingaggiato in una missione segreta alla conquista del paese di Colorno.
Roosevelt è il nome di un presidente americano che per quarant’anni ha governato il mondo da una “carrozzina”; gli spettatori si trasformeranno in una ventina di signore o signori Roosevelt platealmente in incognito, ma fra tutti due «Franklin D.» si distingueranno in particolar modo: sia perché hanno ideato Missione Roosevelt, sia perché saranno gli unici a camminare sui propri piedi vestendo un iconico abbigliamento da Blues Brothers. Sono i Tony Clifton Circus – Iacopo Fulgi e Diane Bonnot – che, in smoking nero e camicia rossa, tireranno le fila di questa pacifica invasione.
ll progetto Tony Clifton Circus nasce da una causa scatenante, l’incontro con Anthony Jerome Clifton, un artista più o meno sconosciuto, italoamericano, la cui estetica può ridursi a quattro parole “la vita è strana”. La formazione di questo “Circo dell’anomalia” è responsabilità di Nicola Danesi de Luca e Iacopo Fulgi. Trovare una poetica, una linea di ricerca costante al lavoro del T.C.C. non è facile, quello che cercano di mettere in scena è la stranezza, l’anomalia; amano far ridere ma ancor più amano far strozzare la risata in gola allo spettatore. Vogliono essere riconosciuti ed apprezzati ma pensano che la strada migliore per farlo sia non essere accomodanti, non assecondare le voglie del pubblico, portare davanti agli spettatori qualcosa che sia imbarazzante più che divertente. Da queste premesse nascono i loro spettacoli veri e propri esperimenti di comicità estrema o meglio di estremismo comico, nei quali amano mischiare la più elementare demenzialità alla sottile eleganza poetica.