Un salottino anni trenta, atmosfera soffusa, la gran soirée sta per cominciare. In scena il virtuosismo della chitarra manouche di Corrado Caruana e l´eclettismo di Alessandro Mori al clarinetto. Un duo swing `jazzigano´ saltellante e spumeggiante, che assorbe gli elementi ritmico-armonici jazz e del Valse francese, arricchito da improbabili strumenti a sorpresa ed una loop station che sintetizza ed amplifica il divertimento di una creazione musicale estemporanea dai toni autoironici. Il ritmo incalza durante il viaggio musicale, fatto di ottima musica, brindisi, sorprendenti aneddoti sulla storia dello swing e dei brani presentati. Un continuo crescendo umoristico surreale, il gioco delle parti tra l’istruito ma timido musicista che annuisce suo malgrado, e il vulcanico istrione, baffo alla francese, che intrattiene con i suoi aneddoti e bislaccherie, mettendo alla prova il compagno, che con il suo bel sorriso discreto tenta di uscire ogni volta dall’impaccio. L’estrosità delle gag clownesche non si limita solo alla parola, ma esplode con una miriade di strumenti musicali, quali sax tenore, fisarmonica, zampogna, tromba, 4 flauti contemporaneamente, dando un respiro al ritmo serrato dei brani. In un crescendo di paradossi, follie e suggestioni, ecco giungere l’ospite straordinario degli Attacchi di Swing, il maestro Roberto Esposito, pianista d’eccellenza, che passa dal classico al jazz nel tempo di un accordo, sfoderando all’occorrenza la più perfetta ed elegante aplomb, composta e verticale, per poi scivolare nell’indomabile scompostezza del musicista più ardito. Il trio spazia nel linguaggio, nelle modulazioni, costruisce, esplora, entusiasma e contagia la platea che non può più smettere di muovere il piede a ritmo e non può contenere la risata. Continui cambi di senso, libere associazioni, giochi e suggestioni si snodano attorno ad un unico tema, la musica, in un’imprescindibile chiave, quella comica. Un trio irrefrenabile per più di due ore di puro divertimento, virtuosismo musicale e comicità, che trova la sua naturale realizzazione in uno spettacolo dinamico e irriverente, una follia musicale spumeggiante e coinvolgente.