Con Boris Arquier, Marianna Boldini, Pierre-Jean Bréaud, Laetitia Couasnon, Fred Escurat, Tom Gaubig, Guillaume Groulard, Pablo Monedero (Otto) e Guillaume Sendron
In alternanza con: Caroline Leroy, André Rosenfeld Sznelwar, Marie Pinguet, Phillipp Vohringer e David Badia
Scrittura e regia: Pierre-Jean Bréaud
Occhio esterno: Julie Lefebvre et Patricia Marinier
In pista, attorniati dal pubblico, otto acrobati e ballerini accompagnati da un DJ scherzoso ed esuberante, cominciano silenziosamente a girare, a sfidare l'equilibrio, eseguono passi e sollevamenti, e ci conducono, a poco a poco, con loro nella danza. Ci invitano ad unirci a loro e vivere un'avventura collettiva, fino alla celebrazione finale, gioiosa e condivisa.
En attendant le grand soir è uno spettacolo circense e un'introduzione alla festa, un inno al ballo, un contagio che viene innescato attraverso il movimento, tra acrobazie e danze, tra piccoli momenti di spettacolo e momenti di giubilo.
Partendo dal postulato che la danza è una necessità per tutti, lo spettacolo prosegue il lavoro di ricerca acrobatica della compagnia, affrontando il tema del ballo e delle danze popolari. La danza è il pretesto per diventare tutt’uno con le persone, e le acrobazie diventano un mezzo per valorizzare alcuni momenti preziosi, nella speranza di congelarli nella nostra memoria.
La compagnia Le Doux Supplice è stata creata nel 2015 da Pierre Jean Bréaud e Camille Rault-Verprey, artista e responsabile di produzione, che ne assumono la co-direzione. La compagnia è associata all'Estive - Scene Nationale de Foix et del'Ariège nelle stagioni 2022-2024.
Il linguaggio artistico parte dall'intenzione di mettere il corpo in movimento attraverso un approccio ludico alla tecnica acrobatica per sviluppare quanto più possibile le situazioni di gioco. A partire dalle improvvisazioni gestuali, la compagnia elabora una scrittura coreografica che prende il suo significato man mano che l'interprete ne assume la titolarità.
La compagnia Le Doux Supplice lavora alla creazione sperimentale per studiare il nostro rapporto con il mondo, anche a livello didattico e sociale. La loro cifra artistica è rappresentata dalla produzione En attendant le grand soir, punto di svolta per l’affermazione del lavoro della compagnia.