Lo spettacolo nasce da una ricerca personale dell'artista sul tema della trasformazione e del rinnovamento, ispirata inizialmente da un'analisi dei massimi sistemi del mondo che influenzano e guidano le nostre vite e su come liberarsene seguendo la logica dell'involuzione piuttosto che dell'evoluzione. Ritornare agli istinti primordiali e farne tesoro, anziché evolversi ulteriormente verso la decadenza. La rottura di un cliché e il surrealismo come chiave del cambiamento, si manifestano nell'evoluzione del personaggio, che rimane comunque intrappolato tra le sue stesse corde, le sue stesse contraddizioni. Dalla giocoleria all'equilibrismo su corda molle, fino alle acrobazie aeree, il personaggio si trova immerso in un costante processo di cambiamento e involuzione dall'inizio alla fine dello spettacolo.
All’età di 15 anni muove i suoi primi passi nell’arte di strada e dopo gli studi di fotografia e archeologia si dedica completamente al circo e ai sogni. Frequenta la scuola Cirko Vertigo e l’Arc en Cirque a Chambery. Tra le sue collaborazioni: “Nalda Factory” (Korea del Sud), “Circo Acquatico Bellucci”, “Psychiatric Circus” e “Rudi Lata Circus”. Con il Collettivo Nientedimeno da vita allo spettacolo “Onironautica”. In possesso del BIAC (Brevet d’Initiation aux Arts du Cirque) rilasciato dalla FFEC francese, abilitato all’insegnamento delle arti circensi, collabora come insegnante con la scuola di Cirko Vertigo, Accademia Materiaviva, UP scuola di circo.